Il 21 settembre il Ministro del Mise Stefano Patuanelli ha annunciato che è sua intenzione confermare gli incentivi (bonus) per le ristrutturazioni immobiliari e le opere di efficientamento energetico. In attesa della legge di bilancio non è dato ancora sapere con certezza quali misure e agevolazioni saranno previste per il 2020 per chi vuole migliorare la sicurezza, i consumi, il mobilio e le aree verdi della propria casa. Le premesse però ci sono tutte, anche perché l’attuale governo sembra puntare molto sul “green.” L’ambiente, l’inquinamento e i cambiamenti climatici sono temi a cui la manovra di bilancio per il 2020 infatti presterà molta attenzione, anche se il progetto più ambizioso è coinvolgere l’Europa negli investimenti verdi. Nell’attesa di nuovi sviluppi, vediamo, stando alle parole del Ministro dello sviluppo economico e alle ipotesi allo studio dell’esecutivo confluite nelle bozze circolanti della manovra, quali saranno i bonus casa che saranno quasi certamente confermati nel 2020.
Bonus ristrutturazione
Confermato a quanto pare, visto il successo riscosso, il bonus ristrutturazioni, che prevede un beneficio fiscale che si configura in un rimborso IRPEF nella misura del 50% della spesa sostenuta per realizzare opere di ripristino dell’immobile fino all’importo massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare. C’è chi spera che l’importo venga innalzato oltre il limite dei 96.000, visto che le ristrutturazioni superano spesso e volentieri queste cifre.
Bonus mobili
Anche il bonus mobili, correlato al bonus ristrutturazioni dovrebbe essere confermato per il 2020. Il beneficio fiscale è rappresentato da una detrazione IRPEF pari al 50% dell’importo sborsato per l’acquisto di nuovi arredi o elettrodomestici per l’immobile ristrutturato, ma anche in questo caso con un limite, fissato in 10.000 euro.
Bonus verde
Saranno felici gli appassionati di giardinaggio. A quanto pare anche il bonus verde sarà confermato per il prossimo anno. In questo caso l’agevolazione fiscale consiste nella possibilità di detrarre il 36% delle spese sostenute, fino a un massimo di 5000 euro, per chi realizza ex novo aree verdi scoperte, giardini, recinti, pozzi e impianti di irrigazione o per chi provvede alla sua manutenzione ordinaria o straordinaria.
Bonus per la riqualificazione energetica
Certa ormai anche la conferma dell’Ecobonus per chi eseguirà opere di riqualificazione energetica. Le opere per le quali il bonus può essere concesso riguardano l’installazione di pannelli solari, infissi, protezioni per il sole, pareti isolanti, coperture e pavimenti. In questo caso le percentuali previste per le detrazioni variano in base all’opera realizzata, che vanno da un minimo del 50%, 70%, fino ad arrivare all’85% se l’edificio interessato dalle opere di riqualificazione è un condominio.
Sisma bonus
Dopo i fenomeni sismici che hanno colpito il nostro paese negli ultimi anni e al cui pericolo, purtroppo, è ancora esposto, dovrebbe essere conservato altresì il sisma bonus, che prevede una detrazione variabile dal 50 all’80% per tutti coloro che eseguono le opere necessarie per ridurre il rischio sismico degli edifici, condomini compresi. Grazie al sisma bonus, si può migliorare la sicurezza degli edifici, incrementandone la classe sismica, ma anche in questo caso purché non si superi il tetto dei 96.000 euro di spesa all’anno per ogni unità immobiliare.
Sconto immediato in fattura
Rimane ancora da vedere, invece, se anche nel 2020 sarà possibile il cosiddetto “sconto in fattura”. La legge prevede per il contribuente la possibilità di chiedere all’impresa che esegue i lavori di efficientamento energetico o opere antisismiche lo sconto immediato in fattura, in luogo delle detrazioni tradizionali. La misura tuttavia è stata da subito bocciata soprattutto dalle PMI prive della liquidità necessaria per far fronte al bonus. E oggi il governo si interroga sulla possibilità di rivedere lo sconto.
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